martedì 22 febbraio 2011

I cartoni animati educativi


Mi sembrava interessante riportare per intero tale articolo, che può essere utile per genitori ed educatori che devono decidere se far vedere o no un determinato cartone ad un bambino.

"I cartoni animati possono essere considerati come una componente fondamentale nella vita di ogni bambino, le storie animate, se ben strutturate ed adatte all'età dei piccoli, possono avere un alto valore educativo, insegnando importanti valori, ma anche a sviluppare fantasia ed immaginazione, oltre che divenire un grande aiuto  per l'ampliamento del vocabolario.
Tutti questi lati positivi sono certamente presenti in numerosi cartoons, sarà però fondamentale selezionarli e mostrarli al bambino, offrendogli magari più opportunità, ma impedendogli di accendere la televisione e guardare casualmente ciò che è in onda.
Un cartone animato diventa educativo quando:
- Non presenta scene violente.
- I contenuti sono adatti all'età del bimbo.
- Il tempo dedicato alla televisione è limitato.
- Viene guardato dal bimbo e da una figura adulta che possa spiegargli ciò che accade e ciò che non deve essere emulato.
- Sono i genitori a valutare il cartone animato e a proporlo al bimbo, senza lasciare a quest'ultimo la scelta indiscriminata."
Fonti: www.cartonianimati.info

giovedì 10 febbraio 2011

"My friend Boo": il cartone animato che insegna ai bambini la sana alimentazione.


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 “My friend Boo” è il titolo della miniserie di cartoni animati che verrà lanciata in 18 paesi europei per insegnare direttamente ai bambini e nel modo che piace di più a loro i valori di un’alimentazione sana e contrastare così l’obesità.  
Tali cartoni animati a scopo educativo tratteranno anche altri temi quali l’ambiente e l’acqua, l’energia e i trasporti.
I protagonisti sono tre bambini (Ben, Jaq e Lucy) accompagnati nelle loro avventurose vicende da Boo, il loro cane magico. Insieme, nei vari episodi, verranno a conoscenza di quanto sia importante la prima colazione, la merenda, fare esercizio fisico attraverso vari sport.  
La serie è stata ideata e prodotta da Luigi Petito, direttore amministrativo di Business Solutions Europa, la parte scientifica dall’Ospedale pediatrico Gaslini di Genova e l’Università di Napoli, che hanno realizzato messaggi scientifici importanti molto didattici. Un ruolo fondamentale lo ha avuto anche Explora, il museo dei bambini di Roma, che ha coordinato gli altri musei dei bambini partner del progetto. La serie infatti è stata sottoposta a vari test di audience, a cui hanno partecipato oltre 500 bambini, di cui 100 italiani. I bambini hanno avuto un ruolo essenziale in quanto hanno deciso loro stessi il cane come protagonista.
Il progetto è di grande importanza anche perché lo si potrà riutilizzare applicato a temi educativi diversi in modo che giungano ai bambini nel modo più efficace possibile. Tale idea si sta sviluppando nella sua struttura per riuscire a raggiungere anche altri gruppi di pubblico.
Il progetto “My friend Boo” ha ricevuto finanziamenti da tre distinti programmi comunitari per ognuno dei tre temi trattati. La parte sull’obesità è stata finanziata dal programma Health della Direzione Generale Sanità e protezione dei consumatori della Commissione europea con circa 220 mila euro, corrispondenti al 60% del totale dei costi. Il resto della quota è stato fornito dai vari partner raccolti attorno al progetto. Non vedremo ancora sui nostri schermi il lavoro realizzato in quanto mancano gli accordi e le licenze per la trasmissione in Italia, mentre la rete pan-araba Al Jazeera la trasmetterà sul suo canale per l’infanzia Jcc.
Il sito del progetto per trovare ulteriori informazioni è:
www.myfriendboo.com                                                                                                     Fonti: http://www.informafamiglie.it/emiliaromagna