venerdì 8 aprile 2011

Addio pigrizia con “Il fantastico mondo di Bo”

Prima di cena mi è capitato di guardare la tivù con il mio cuginetto di 3 anni. Stavamo facendo zapping tra i vari canali dedicati ai bambini per trovare il cartone che più gli piaceva. Tralasciando quelli per i bambini più grandi e quindi più complessi, lui ha scelto “il fantastico mondo di Bo”, uno dei suoi preferiti. Già da subito la simpaticissima sigla ci ha coinvolti a ballare insieme e ho potuto subito notare con molta curiosità la bellezza di questo cartone. Ha molti aspetti fantastici, sembra quasi un videogioco ma l’aspetto più interessante  sta nel fatto che riesce ad interagire con i bambini. Si proprio così … riesce a coinvolgerli in modo spettacolare.        Bo, la protagonista, chiede ai bambini di aiutarla nelle situazioni che deve risolvere e soprattutto per essere caricata. Il suo braccialetto, che le da forza, si carica se i bambini che guardano il cartone fanno i suoi movimenti, i suoi passi, ciò che lei consiglia; tutto questo deve essere fatto nella “Bo zona” una zona sicura dove i bambini non possono aver lasciato i giochi in disordine … ottimo modo per insegnare loro a non lasciare troppe cose in giro! Il bambino perciò non resta impalato a guardare il cartone ma anzi cammina, corre, salta  entusiasmato dall’idea di procurare energia ed aiutare la simpatica Bo. Direi che è un ottimo cartone che non fa diventare i nostri cari bambini pancioni e sedentari.   
  

lunedì 28 marzo 2011

Per gli adolescenti …..


I cartoni animati possono essere un aiuto efficace per diffondere informazioni ai ragazzi su argomenti importanti per la loro salute in quanto sono più coinvolgenti e si imprimono maggiormente nella memoria dei ragazzi rispetto a degli opuscoli o libri sull’argomento,che risultano noiosi e poco importanti.                       
 Ad esempio il tema del sesso e dei contraccettivi più adeguati è spesso un tabù per gli adulti nei confronti dei giovani e si preferisce così evitare l’argomento ma ciò provoca disinformazione nei ragazzi che molto spesso rischiano e sono costretti poi ad affrontare spiacevoli situazioni non adatte alla loro età.                Per essere più precisi “ solo 0,3% delle teenager italiane possiede una buon livello di conoscenza sulla contraccezione; sale sempre più il numero di interruzioni volontarie di gravidanze nelle under 14 (dallo 0,5% del 1995 all’1,2% del 2005), e le MST, le malattie sessualmente trasmesse, si decuplicano (clamidia, epatite, Hiv, ecc)”.                                  Per questo motivo, la società italiana di ginecologia divulgò un’accattivante ed utile cartoon, creato da Bruno Bozzetto, dedicato alla pillola contraccettiva e al condom intitolato “Non per caso ma per scelta”, in occasione della terza giornata mondiale della contraccezione. In questo modo le scuole interessate ad affrontare l’argomento con i propri ragazzi possono avere un supporto chiaro, specifico ed attendibile.

Fonti: www.nostrofiglio.it


lunedì 14 marzo 2011

I cartoni animati stimolano la creatività!!!

Molto spesso rimproveriamo i bambini perché passano troppo tempo a guardare i cartoni animati quando preferiremmo invece che guardassero altri programmi, magari di informazione. Guardare i cartoni animati però stimola tantissimo la creatività. Per essere più dettagliati  possiamo dire che il nostro cervello diviso in due emisferi, sinistro e destro, assolve ad importanti funzioni per noi e la nostra vita. La parte sinistra si occupa di tutti i compiti razionali, la destra si occupa della nostra creatività. Essa per noi è fondamentale in quanto ci aiuta nella risoluzione di problemi a cui ci troviamo di fronte, ci consente l’adattamento all’ambiente, ci permette appunto di creare qualcosa di nuovo. Guardando i cartoni animati per ciò si attiva il nostro emisfero destro che mette in funzione la nostra creatività in quanto le immagini colorate, le vicende dei personaggi , le musiche sono uno stimolo sempre nuovo che mette da parte l’abitudine, la ripetizione dei soliti elementi che ci circondano e ne impediscono lo sviluppo. Non preoccupiamoci allora se i bambini sono tanto attratti a guardare i loro cartoni, piuttosto mettiamoci vicino a loro a guardarli, in questo modo aiutiamo noi stessi stimolando la nostra creatività un po’ arrugginita e passiamo del tempo con i bambini evitando così che abusino del tempo davanti alla televisione o si imbattano in programmi non adatti a loro!

martedì 22 febbraio 2011

I cartoni animati educativi


Mi sembrava interessante riportare per intero tale articolo, che può essere utile per genitori ed educatori che devono decidere se far vedere o no un determinato cartone ad un bambino.

"I cartoni animati possono essere considerati come una componente fondamentale nella vita di ogni bambino, le storie animate, se ben strutturate ed adatte all'età dei piccoli, possono avere un alto valore educativo, insegnando importanti valori, ma anche a sviluppare fantasia ed immaginazione, oltre che divenire un grande aiuto  per l'ampliamento del vocabolario.
Tutti questi lati positivi sono certamente presenti in numerosi cartoons, sarà però fondamentale selezionarli e mostrarli al bambino, offrendogli magari più opportunità, ma impedendogli di accendere la televisione e guardare casualmente ciò che è in onda.
Un cartone animato diventa educativo quando:
- Non presenta scene violente.
- I contenuti sono adatti all'età del bimbo.
- Il tempo dedicato alla televisione è limitato.
- Viene guardato dal bimbo e da una figura adulta che possa spiegargli ciò che accade e ciò che non deve essere emulato.
- Sono i genitori a valutare il cartone animato e a proporlo al bimbo, senza lasciare a quest'ultimo la scelta indiscriminata."
Fonti: www.cartonianimati.info

giovedì 10 febbraio 2011

"My friend Boo": il cartone animato che insegna ai bambini la sana alimentazione.


In    

 “My friend Boo” è il titolo della miniserie di cartoni animati che verrà lanciata in 18 paesi europei per insegnare direttamente ai bambini e nel modo che piace di più a loro i valori di un’alimentazione sana e contrastare così l’obesità.  
Tali cartoni animati a scopo educativo tratteranno anche altri temi quali l’ambiente e l’acqua, l’energia e i trasporti.
I protagonisti sono tre bambini (Ben, Jaq e Lucy) accompagnati nelle loro avventurose vicende da Boo, il loro cane magico. Insieme, nei vari episodi, verranno a conoscenza di quanto sia importante la prima colazione, la merenda, fare esercizio fisico attraverso vari sport.  
La serie è stata ideata e prodotta da Luigi Petito, direttore amministrativo di Business Solutions Europa, la parte scientifica dall’Ospedale pediatrico Gaslini di Genova e l’Università di Napoli, che hanno realizzato messaggi scientifici importanti molto didattici. Un ruolo fondamentale lo ha avuto anche Explora, il museo dei bambini di Roma, che ha coordinato gli altri musei dei bambini partner del progetto. La serie infatti è stata sottoposta a vari test di audience, a cui hanno partecipato oltre 500 bambini, di cui 100 italiani. I bambini hanno avuto un ruolo essenziale in quanto hanno deciso loro stessi il cane come protagonista.
Il progetto è di grande importanza anche perché lo si potrà riutilizzare applicato a temi educativi diversi in modo che giungano ai bambini nel modo più efficace possibile. Tale idea si sta sviluppando nella sua struttura per riuscire a raggiungere anche altri gruppi di pubblico.
Il progetto “My friend Boo” ha ricevuto finanziamenti da tre distinti programmi comunitari per ognuno dei tre temi trattati. La parte sull’obesità è stata finanziata dal programma Health della Direzione Generale Sanità e protezione dei consumatori della Commissione europea con circa 220 mila euro, corrispondenti al 60% del totale dei costi. Il resto della quota è stato fornito dai vari partner raccolti attorno al progetto. Non vedremo ancora sui nostri schermi il lavoro realizzato in quanto mancano gli accordi e le licenze per la trasmissione in Italia, mentre la rete pan-araba Al Jazeera la trasmetterà sul suo canale per l’infanzia Jcc.
Il sito del progetto per trovare ulteriori informazioni è:
www.myfriendboo.com                                                                                                     Fonti: http://www.informafamiglie.it/emiliaromagna                                                                                                                                          
                                                                                                                                                                                                                             

sabato 15 gennaio 2011

Sunny the cat

I cartoni animati possono essere una modalità interessante per far apprendere ai bambini qualche termine in Inglese. Se mostriamo ai bambini materiale video adeguato alle loro esigenze in cui suono, parola e oggetto sono facilmentericonducibili l'uno all'altro, grazie alla loro straordinaria capacità di apprendimento, riusciranno ad imparare qualche parola. Può essere un esempio il video di "Sunny the cat" che molto brevemente, in modo da mantere accesa l'attenzione dei bambini, racconta gli incontri che fa un gattino semplice e allegro in un giardino prima di andare a riposare. (Fonte:www.ingleseprecoce.it) 
                                                       Ecco il testo:                                                                      
What can Sunny see?
Sunny the cat goes for a walk.
Sunny sees the sun.
Sunny sees the grass.
Sunny sees a snail.
Sunny sees a frog.
Sunny sees a mouse.
Sunny sees a dog.
Sunny sees a house.
Sunny is tired,
Sunny goes to sleep.
Goodnight Sunny!
                                       

lunedì 20 dicembre 2010

I cartoni animati incidono nell'alimentazione dei bambini

I cartoni animati presenti nella vita dei bambini possono influenzare le loro scelte alimentari. In quanto se i personaggi più famosi dei cartoni compaiono sopra le confezioni degli snack, oppure al loro interno c’è la possibilità di trovarvi una sorpresa che li rappresenta, ciò che stanno per mangiare avrà un sapore migliore. I nutrizionisti per questo motivo sono certi che tali immagini non dovrebbero essere utilizzate per sponsorizzare i cibi, almeno per quanto riguarda gli alimenti di scarsa qualità nutrizionale e ricchi di grassi e calorie.
Ciò può essere dimostrato da una ricerca del “Rudd Center for Food Policy and Obesity” condotta presso la Yale University e pubblicata sulla rivista “Pediatrics” che “ha valutato l’impatto di determinate immagini su un campione di 40 bambini di età compresa tra 4 e 6 anni, ai quali sono stati proposti tre paia di snack diversi: cracker, caramelle gommose e carote, sulle cui confezioni apparivano tre famosi personaggi dei cartoon come Scooby-Doo, Dora the Explorer e Shrek. I risultati sono stati che per i due terzi dei bambini la scelta dipendeva dal personaggio stampato sulla confezione e che circa la metà dei bambini riteneva che i cibi assaggiati fossero più buoni nelle confezioni che comprendevano i disegni animati sulla confezione.”           Tale ricerca è importante per dimostrare quanta incidenza hanno i personaggi dei cartoni animati nei bambini ed evidenzia il problema che spesso tali immagini sono rappresentate su alimenti non salutari. Una manovra pubblicitaria per incrementare le vendite che va a scontrarsi con i genitori che cercano di indirizzare i bambini verso scelte alimentari più sane.