mercoledì 3 agosto 2011

I cartoni animati … raccontati.

Io conosco la storia di Heidi in maniera personalizzata perché quando ero piccola il mio papà me la raccontava con alcuni dettagli aggiunti da lui.                                                                                                 Il mio papà si soffermava molto sul rapporto tra la piccola Heidi e il nonno, un nonno un po’ burbero e chiuso ma che apre il suo cuore alla nipotina insegnandole l’amore per la natura ed in particolare per la montagna. Poi al babbo piaceva raccontarmi la grande amicizia di Heidi con Peter. Lui un ragazzino buffo e dolce, trascorreva intere giornate con Heidi nei monti, era molto premuroso ed era per lei un po’ come un fratello maggiore, bisticciavano ma alla fine era sempre pronto a proteggerla. Infine la storia della “buonanotte” raccontava l’arrivo di Clara, una ragazzina disabile che dopo aver conosciuto Heidi a Francoforte va a trovarla in montagna. La ragazzina assieme ad Heidi, il nonno e Peter affronterà molte avventure e per la prima volta si sentirà una bambina sana e gioiosa come gli altri.                                          Il racconto rielaborato da mio papà si soffermava su temi che mi sono serviti molto nella mia infanzia e crescita. L’amicizia, il rispetto per gli altri anche se diversi da noi, l’amore che si riceve in famiglia. Questo è stato un piccolo tassello che mi ha permesso di crescere con dei valori genuini.                                                                                                                                                     Ho voluto riportare la mia esperienza per far capire come da un cartone animato possano scaturire mille risorse; è un aiuto per i genitori con scarsa fantasia, in quanto i personaggi tanto amati dai bambini possono diventare un accompagnamento nei momenti di bisogno, ad esempio quando un bimbo non vuole andare a dormire o quando fa i capricci. Voglio anche far notare la pregnanza di temi educativi che può avere un cartone se il bambino viene seguito durante la sua visione. Il cartone è in alcuni casi una metafora della vita, un esempio. Gli esempi sono il modo migliore per comprendere concetti complessi o che non si vorrebbero ascoltare.

lunedì 25 luglio 2011

I puffi: intramontabili!!

Tra i cartoni animati che tutti conoscono si annoverano sicuramente anche i PUFFI: gli omini blu che anche i bambini del 2011 apprezzano e considerano simpatici e divertenti.                              Questo storico cartone, ideato da Pierre Culliford in arte Peyo (25 giugno 1928 - 24 dicembre 1992), ha ancora così tanti fan e seguaci, che la Columbia Pictures e la Sony Pictures, in occasione dell’anniversario della nascita dell’ideatore, hanno pensato di istituire una GIORNATA MONDIALE DEI PUFFI che si è tenuta il 25 giugno 2011. Tale evento ha coinvolto migliaia di persone, invitate a travestirsi da puffo nel tentativo di superare un divertente record da Guinness dei Primati: 2.510 puffi in giro per il mondo nell’arco di 24 ore. L’evento ha interessato città come Bruxelles, Atene, L’Aia, Dublino, Città del Messico, Panama, Varsavia, Mosca, Johannesburg, New York e Londra, coinvolgendo anche Francia, Svizzera, Islanda, Danimarca ed in particolare la Spagna con Juzcar, uno dei più famosi villaggi bianchi della provincia di Malaga in Andalusia, completamente ridipinto di blu.
Questa avvincente manifestazione, che ha suscitato interesse internazionale, ha preceduto l’imminente uscita del film  in 3D che sarà nelle sale delle città sopra citate il prossimo 16 settembre, diretto da Raja Gosnell e distribuito da Warner Bros Pictures.                                                                                                               In questa nuova avventura i Puffi affronteranno varie peripezie tra le strade delle metropoli americane ed europee,  per sfuggire al perfido Gargamella.                                                                                             Marc Weinstock, Presidente del Marketing Internazionale di Sony Pictures, spiega: "Sono pochi i personaggi ad esser diventati icone e tra questi i Puffi. E’ da più di 50 anni che, attraverso generazioni, i Puffi fanno parte dalla cultura popolare. La creazione di Peyo è qualcosa di inossidabile e questo giorno vuole proprio celebrare tutto ciò in occasione della sua data di nascita". Evviva i puffi!!!

Fonti: www.libero-news.it

lunedì 11 luglio 2011

Le diverse interpretazioni di Heidi.


Le differenze tra le culture, i paesi e le usanze, così come influenzano i rapporti, le relazioni, l’istruzione e il mondo del lavoro, determinano anche un diverso approccio al mondo dell’infanzia e di conseguenza dei cartoni animati: strumento che può essere utilizzato  per il suo valore anche educativo. La storica vicenda della pastorella Heidi, per esempio, in Italia rappresenta il prototipo della bambina spensierata e pura, amante della natura, solare e ricca di amicizie, ma in altri contesti socio-culturali l’attenzione si può focalizzare su altri aspetti, che per l’Italia non sono mai stati presi in considerazione. A tal proposito ritengo opportuno riflettere sulla vicenda accaduta in Turchia, proprio in relazione al cartone animato di Heidi. Il governo turco ha ritenuto di dover censurare alcune immagini-episodi del cartone, perché ritenuti poco adatti per essere visti dal pubblico infantile, come ad esempio le corse della bambina sui monti, in cui si vedevano, a causa del vento, le mutande. Nella versione ritenuta adatta ai bambini perciò la protagonista indossa un vestitino molto più lungo, e Clara, la signora Seseman (sua nonna) e la signorina Rottermayer portano il velo in testa.  Per queste ragioni il ministero ha aumentato i controlli sui messaggi che vengono trasmessi dai cartoni animati. Culture differenti … interpretazioni differenti!!

Fonti: www.tgcom.it

mercoledì 29 giugno 2011

Siamo fatti così!!!

 

La salute e il prendersi cura di sé è fondamentale per ciascuno di noi, a volte però la pigrizia ci impedisce di farlo, soprattutto nei bambini.

È molto difficile far capire loro  come funziona il nostro corpo, così un cartone animato può esserci d’aiuto!

“Siamo fatti così” è un cartone molto importante ed educativo perché insegna ai bambini com’è fatto all’interno il  corpo, da quali organi siamo composti, quali particelle lo costituiscono e come funzionano.

I protagonisti degli episodi sono omini che rappresentano le varie cellule e molecole che agiscono per il funzionamento delle strutture fisiche; i personaggi più noti sono gli   anticorpi,  i globuli rossi,  le piastrine, i virus … Ogni episodio del cartone ha come tema un organo del  corpo e a turno si vedono i protagonisti della serie  all'opera nel grande lavoro che tutti i giorni svolgono. Le puntate hanno quindi per tema: il cuore, i polmoni, il sangue, l'occhio, il cervello, i muscoli.

In questo modo il bambino può capire l’origine di alcuni malesseri e l’importanza del prendersi cura di sé stessi come ad esempio lavarsi i denti dopo aver mangiato.                                                                             Un esempio di cartone istruttivo, divertente e piacevole, che i genitori possono guardare assieme ai bambini, e che potrebbe essere un innovativo strumento didattico per le scuole dell’infanzia!

giovedì 2 giugno 2011

Cartoni animati per raccontare l’integrazione.

Un tema di grande interesse che lega i cartoni animati all’attualità è quello dell’integrazione. Oggi nella società multiculturale, già da bambini ci si confronta con culture e usi differenti da quelli della propria nazione: sono sempre di più i bambini che a scuola si confrontano con compagni e coetanei provenienti da altri paesi, e spesso l’integrazione, la convivenza e il reciproco rispetto non sono semplici da raggiungere e mantenere. Far capire ai bambini che il valore di una persona si misura dalla sua personalità e non dalla cultura di appartenenza, dalle tradizioni familiari o  dal tipo di abbigliamento, è un obiettivo nobile che può essere raggiunto con maggiore facilità grazie al contributo di strumenti quali i cartoni animati. Si tratta di episodi televisivi nei quali  vengono raccontate storie di amicizie, collaborazioni, legami che nascono indipendentemente dal colore della pelle o dalla lingua parlata.                                                                    Un progetto che ha catturato la mia attenzione , a tal proposito, è quello realizzato a Partinico, Comune capofila del Distretto sociosanitario 41 di Palermo, in cui più di quaranta bambini di nazionalità diverse sono stati riuniti per capire che cos'è l'integrazione; dal loro lavoro è nato un cartone animato-fiaba.                         Il progetto “Integrazione e Multimedialità", promosso dall'Istituto per la promozione e formazione professionale e per lo sviluppo siciliano di Palermo, si era prefissato l’obiettivo di sperimentare un modello di integrazione e di crescita culturale e impedire eventuali devianze dei piccoli immigrati. I bambini immigrati coinvolti provenivano da vari paesi: Marocco, Cina, Siria, Tunisia, Algeria, Romania, Congo e Albania, tutti iscritti alla scuola dell'infanzia o elementare. Alle loro scuole è stato poi distribuito un dvd contenente anche tre fiabe, due di cultura italiana e una di cultura araba.                                                                                         Un esempio di integrazione, collaborazione e produttività!!
Fonti: www.integrarsi.eu/integrazionemultimediale/ e www.repubblica.it